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Smart city, fondi dall’UE per le città del futuro

Già in pista Parma e altre 6 città. Nuova roadmap a disposizione per le città

BRUXELLES – Rientrare dal lavoro usando un veicolo elettrico senza conducente e trovare a casa la cena consegnata a domicilio, i panni stirati e un bel mazzo di fiori freschi: a Parma e in altre quattro città europee questo scenario potrebbe diventare presto realtà grazie a un progetto pilota finanziato dal programma Ue Horizon 2020. Da tempo la città emiliana sta investendo molto nel modello di ‘smart city’, le ‘città intelligenti’ del futuro che puntano a creare una rete fra cittadini, imprese e amministrazioni pubbliche per fornire migliori servizi e un futuro più sostenibile grazie alle nuove tecnologie. Secondo gli addetti ai lavori, nell’attuale programmazione europea 2014-2020 le opportunità proveniente dalle diverse linee di finanziamento e strumenti finanziari messi a disposizione dall’UE per progetti legati direttamente o indirettamente ad un processo trasversale quale quello della Smart city arrivano a 456,6 miliardi di euro. In Italia sono già attive in questo ambito diverse città: oltre a Parma hanno diversi progetti in corso Milano, Firenze, Bolzano, Trento, Venezia e Lecce.

Per promuovere e facilitare l’accesso a questo processo di trasformazione arriva ora una nuova guida gratuita rivolta alle amministrazioni locali e alle parti interessate: la ‘Smart City Guidance Package’. Il volume, che presto sarà disponibile anche sul web, è strutturato come una roadmap suddivisa in sette passaggi che hanno come punto di riferimento i 17 obiettivi di sviluppo sostenibile 2030 dell’Onu. La metodologia di lavoro riportata nella guida è stata testata con successo in cinque città europee, fra cui Parma, ma alla sua realizzazione hanno contribuito anche Firenze, La Spezia, Milano, Pisa e Genova. Il volume è stato realizzato dalla ‘European Innovation partnership on smart cities and communities, un’iniziativa della Commissione Ue guidata dall’italiana Simona Costa, che a Bruxelles è anche responsabile di Tour4EU, l’associazione dei sette atenei toscani promossa dalla Regione Toscana e da Judith Borsboom van Beurden dell’Università Norvegese NTNU.

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Fotonica e nuove frontiere della digitalizzazione europea

Questo tema al centro di un convegno a Bruxelles, a cui ha partecipato la vicepresidente Barni.

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Bruxelles – Fotonica e nuove frontiere della digitalizzazione europea è il titolo dell’incontro, organizzato da Regione e Fondazione Inphotec della Scuola Superiore Sant’Anna di Pisa che si è tenuto martedì 26 marzo, a Bruxelles presso la Conference Hall del Press Club Europe e al quale ha preso parte, tra gli altri, la vicepresidente della Regione Toscana Monica Barni.

“La Regione – ha spiegato la vicepresidente – sta cercando di costruire un ‘Sistema Toscana’ della fotonica coinvolgendo vari attori. Abbiamo creato questo momento di confronto per stimolare una riflessione e per capire come supportare il mondo delle MPMI nel percorso di innovazione”.

Per la Commissione europea, è intervenuta Lucilla Sioli, direttrice della Dg Connect e responsabile per l’intelligenza artificiale e l’industria digitale che ha ricordato che “il legame tra la Toscana e la fotonica nasce con Galileo”. La direttrice Sioli ha fatto anche notare che poche Regioni hanno all’interno della loro strategia di specializzazione intelligente un tema così innovativo come come la fotonica e conta attori molto avanzati in questo campo.

“All’interno della RIS3 toscana, la Strategia regionale per l’innovazione e la ricerca, – ha aggiunto Monica Barni – la fotonica riveste un ruolo di assoluta rilevanza anche in considerazione del fatto che, all’interno del sistema universitario toscano, ci sono molti centri di ricerca, compreso il Sant’Anna di Pisa. Abbiamo deciso di organizzare questo incontro, insieme alla Fondazione INPHOTEC del Sant’Anna appunto, per riunire alcuni dei soggetti che, a livello europeo, si occupano di questi temi. Lo scopo è stimolare la riflessione su come proporre soluzioni per le PMI che hanno necessità di innovarsi e che possono trovare nella fotonica la chiave per le loro soluzioni. Un’opportunità anche per capire come questi attori stanno operando sul tema di Industria 4.0 e sul sistema del trasferimento tecnologico dal mondo della ricerca a quello dell’impresa, per creare innovazione e sviluppo”.

Il tutto anche in vista di bandi europei in fase di apertura.”Sia su H2020 – ha concluso Barni – che su uno speciale programma della DG Connect, Digital Europe, che avrà come obiettivo il finanziamento di Digital Innovation Hub (DIH) nei settori Cybersecurity, High Performance Computing e Artificial Intelligence. Temi dove la fotonica ha una applicazione diretta. Ovviamente sempre con l’obiettivo di accompagnare soprattutto le imprese più piccole ad innovarsi e ad essere competitive”.

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Barni, ‘Tour4Eu’ per attrarre finanziamenti Ue a ricerca in Toscana

Università e Regione insieme per strategia comune

FIRENZE – Sinergie tra il mondo della ricerca e le strategie regionali: questi i temi al centro dell’intervento della vicepresidente della Regione Toscana Monica Barni, all’evento ‘La comunità italiana e innovazione incontra l’Europa’ organizzato ieri a Roma dall’Apre. Presenti, spiega una nota, anche il viceministro del Miur Lorenzo Fioramanti, Patrizia Toia della commissione industria del Parlamento europeo, e il direttore generale della direzione ricerca della Commissione europea Jean-Eric Pacquet.

“La Regione Toscana ha creato un’associazione di diritto belga che si chiama Tour4Eu (Tuscan organisation of universities and research for Europe) che raggruppa tutte le Università toscane e la Regione – ha spiegato Barni – al fine di assicurare una comune strategia della ricerca regionale e di attirare sul territorio più finanziamenti europei a gestione diretta”. Barni, che è anche presidente di Tour4Eu, ha sottolineato che “il prossimo Horizon Europe prevede 100 miliardi di euro destinati a progetti innovativi destinati a Università, Imprese, Enti di ricerca. Come Regione Toscana è importante posizionarsi insieme per intercettare parte di queste risorse“. Per questo, ha detto ancora, Tour4Eu “sta anche predisponendo una ‘posizione toscana unica e condivisa’ sul futuro di Horizon che invieremo al Governo e alla Commissione europea per evidenziare le nostre priorità legate all’innovazione e dettate dalla nostra Smart specialisation regionale”. “Tour4Eu – ha concluso Barni – è la seconda tappa di un percorso volto a intensificare le interazioni tra Regione Toscana e territorio, dopo il lancio dell’Osservatorio regionale sulla ricerca che sarà presentato a Bruxelles il prossimo 27 novembre”.

© Copyright ANSA

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TOUR4EU Position Paper

Monica Barni, President of TOUR4EU and the Deputy Rectors of the 7 Universities from Tuscany all united for Research.

Tuscany and the seven universities take to the field in Brussels to make their voices heard about the future of European research and the Horizon Europe program, which will manage a large part of its funding from 2021. Monday and Tuesday a delegation led by the Vice President of the Region with responsibility for culture, Monica Barni, presented before representatives of the EU institutions – such as the Director General of the EU Commission’s Research DG, Jean Eric Paquet, and some MEPs – the position of the universities of Tuscany on the regulation of Horizon Europe 2021-2027. A technical document containing a series of comments to the legislative text prepared by Tour4Eu, the new organisation of Tuscan universities that aims to act as a catalyst for European funding for research, but also to strengthen the presence of universities in Europe. It includes the Universities of Florence, Pisa, Siena, University for foreigners of Siena, Scuola IMT High Studies Lucca, Scuola Normale Superiore and Scuola Superiore Sant’Anna.

“We presented the results of a strong political choice of the Tuscany Region, which has always wanted to create a collaboration between the universities and the research centers of Tuscany, with the aim of placing the center of the social and economic development of our region in high training and research,” explains Vice-President Barni. “Yesterday (Monday, ed), for example, was a very important moment of discussion with the general manager Paquet – he adds – who presented us what he thinks will be the novelties of the Horizon Europe program and that could be interesting for our universities.”

During the mission to Brussels, the Deputy Rectors of the universities “wanted” to give importance to the fact that also in the next Horizon program the universities and research centers can always be at the center, with the right balance between basic and applicative research. That without basic research innovation also makes little sense,” they explain together.

Download the document : Download Position Paper (PDF)

 

Presentato il programma delle università toscane

A Bruxelles abbiamo tenuto una serie di incontri tra cui il Direttore Generale della Ricerca Jean-Eric Paquet , per presentare il position paper delle università toscane”. Così la vicepresidente della Regione Toscana, Mosnica Barni, a margine della presentazione al Parlamento Ue del position paper sul futuro di Horizon europe, preparato da TOUR4EU.

Fonte: Agenzia Vista / Alexander Jakhnagiev

Lanciata a Bruxelles Tour4Ue per promuovere la Ricerca toscana in UE

Lanciata a Bruxelles Tour4Ue per promuovere la Rricerca toscana in UE”. Così la vicepresidente della Regione Toscana, Mosnica Barni, a margine della presentazione al Parlamento Ue del position paper sul futuro di Horizon europe, preparato da TOUR4EU.

Fonte: Agenzia Vista / Alexander Jakhnagiev

Ricerca, la Regione Toscana e le sue sette università presentano al Parlamento Europeo Tour4Eu

Una delegazione dalla Toscana composta dalla vice-Presidente e Assessore per la Ricerca e l’Università, Monica Barni, e dai Pro-rettori alla Ricerca delle sette università toscane (Università di Firenze, Università di Pisa, Università di Siena, Università per gli Stranieri di Siena, Scuola Normale Superiore di Pisa, Scuola Superiore Sant’Anna di Pisa, Scuola IMT di Lucca) presenta al Parlamento Europeo un position paper sul futuro di Horizon Europe, preparato da TOUR4EU (Tuscan organisation of universities and research), un’associazione non profit che raggruppa la Regione Toscana e le sue sette università con l’obiettivo di aumentare le sinergie sul territorio legate al mondo della ricerca.

Fonte: Agenzia Vista / Alexander Jakhnagiev

Importante la Ricerca di base

Bruxelles, 5 Marzo 2019 – Una delegazione dalla Toscana composta dalla vice-Presidente e Assessore per la Ricerca e l’Università, Monica Barni, e dai Pro-rettori alla Ricerca delle sette università toscane (Università di Firenze, Università di Pisa, Università di Siena, Università per gli Stranieri di Siena, Scuola Normale Superiore di Pisa, Scuola Superiore Sant’Anna di Pisa, Scuola IMT di Lucca) presenta al Parlamento Europeo un position paper sul futuro di Horizon Europe, preparato da TOUR4EU (Tuscan organisation of universities and research), un’associazione non profit che raggruppa la Regione Toscana e le sue sette università con l’obiettivo di aumentare le sinergie sul territorio legate al mondo della ricerca.

Fonte: Agenzia Vista / Alexander Jakhnagiev

Presentato il programma delle università toscane
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Lanciata a Bruxelles Tour4Ue per promuovere la Ricerca toscana in UE
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Ricerca, la Regione Toscana e le sue sette università presentano al Parlamento Europeo Tour4Eu
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Importante la Ricerca di base
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(Video : Agenzia Vista) Bruxelles, 05 marzo 2019

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JRC – Toscana : New Action Plan with Tour4EU

Conoscere per decidere: accordo tra Regione Toscana e Joint Research Centre della Commissione Ue

(27 febbraio 2019 | 15:27)

FIRENZE – “Sono più che mai convinto della necessità di rafforzare la formazione e la ricerca e sono anche certo che il rapporto tra la scienza e la politica sia cruciale per il futuro di tutta l’Europa e della Toscana. Perchè la politica ed i processi decisionali, pur nella dialettica delle opinioni, non possono fare a meno di dati tecnici, di ricerche, di analisi, di evidenze scientifiche”. A dirlo il presidente della Toscana Enrico Rossi in occasione della presentazione alla Presentato questa mattina alla Conferenza dei rettori del “Memorandum of Understanding” (MoU), accordo di collaborazione scientifica tra la Regione Toscana e il Joint Research Centre (JRC) della Commissione Europea. L’Accordo, di durata quinquennale, prevede uno scambio reciproco di informazioni, prassi tecniche, metodologie e processi basati sulla evidenza scientifica tra le due istituzioni ed è finalizzato al rafforzare la collaborazione tra scienza e politica, tra ricerca e processi decisionali.

“Il sistema universitario toscano è di alto livello, così come la nostra ricerca – ha aggiunto Rossi – lo dimostra ogni giorno anche l’apprezzamento delle multinazionali che hanno scelto di investire in Toscana e che qui trovano le professionalità necessarie al loro sviluppo. Ma credo che per crescere ulteriormente la ricerca abbia bisogno di una dimensione europea. E’ una sfida comune ed importante, perchè è sulla ricerca e sull’innovazione che si gioca il futuro dell’Europa”.

“Per il JRC lavorano circa 3000 persone, l’83% dei quali dottori di ricerca – ha spiegato la direttrice del JRC Maria Betti – abbiamo oltre 1400 pubblicazioni all’anno  e 10 Direttorati, di cui 6 scientifici e due nati recentemente e pensati per gestire la conoscenza e mettere la scienza al servizio dei procedimenti decisionali. Lavoriamo per creare sinergie tra scienziati e politici dei paesi membri, oltre che partenariati per dottorati di ricerca, condivisione di dati, piattaforme e pubblicazioni”.

Soddisfazione anche da parte della vice presidente e assessore regionale alla cultura, università e ricerca Monica Barni. “Questo accordo ci inorgoglisce – ha detto – e creerà il contesto per poter sviluppare la collaborazione tra la Regione Toscana ed il JRC per il supporto scientifico ai processi decisionali e rafforzare ulteriormente la cooperazione tra le stesse Università sui temi della ricerca e dell’innovazione “.

Grazie al Memorandum la Regione potrà avvalersi della collaborazione con il JRC in tutti quegli ambiti di ricerca relativi al supporto scientifico al processo decisionale, come ad esempio: le Piattaforme digitali e gli open data; la Consulenza scientifica in settori strategici quali i Beni Culturali; gli Ecosistemi di innovazione e la Smart Governance; la Valorizzazione dell’alta formazione e della ricerca verso l’internazionalizzazione e i bisogni dell’Industria; la Protezione dei dati; l’Economia circolare; l’Agricoltura e la PAC.

L’Accordo, sarà attuato attraverso una serie di ‘action plan’ che individuano azioni specifiche da realizzare di anno in anno. Per il 2019, le due istituzioni sottoscriveranno un programma preliminare di attività nel contesto della visita della delegazione toscana prevista al sito JRC di Ispra (Va) il 28 febbraio, focalizzando l’attenzione sulle seguenti aree di lavoro: a) Piattaforme digitali e open government data; b) Consulenza scientifica nel settore dei Beni Culturali; c) Ecosistemi di innovazione in Agricoltura.

Il MoU ha l’obiettivo di promuovere la cooperazione scientifica tra le direzioni del JRC e le Università / Istituzioni di ricerca situati sull’intero territorio regionale. Le aree tematiche di primario interesse vanno dal trasferimento tecnologico e industria 4.0, alla bioeconomia, alimentazione, nutrizione e salute, all’ambiente, clima, energia e economia circolare, fino alle tematiche relative all’intelligenza artificiale e alla robotica.

Tale accordo è anche l’occasione per mettere in luce i più recenti asset della Regione Toscana in materia di coordinamento delle politiche di ricerca e innovazione, quali la costituzione dell’Associazione di diritto belga degli Atenei toscani Tour4EU (che raggruppa la Regione e tutte le Università toscane) e l’osservatorio per la Ricerca “Toscana Open Research.

Su questo, è anche incentrata la visita a Bruxelles del 4-5 marzo delle Università Toscane e della Vice Presidente della regione Toscana Monica Barni che, in rappresentanza di TOUR4EU, incontreranno il DG della Direzione Ricerca della Commissione europea, Jean-Eric Paquet, il Gabinetto del Commissario alla Ricerca, Carlos Moedas e diversi eurodeputati della Commissione Industria e Ricerca del Parlamento europeo.

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Rossi e Barni presentano Tour4EU

RT_TV01 - rossi-barni.jpgFIRENZE – L’obiettivo è promuovere gli interessi del sistema della ricerca toscana in Europa e aumentare i fondi europei in arrivo al sistema universitario. Con questo fine nasce Tour4Eu, associazione senza fini di lucro di diritto belga, costituita e presentata oggi a Bruxelles dal presidente della Toscana Enrico Rossi e dalla vice Monica Barni e che ha trovato casa presso la sede a Round de Schumann. Assieme alla Regione ne fanno parte tutte e sette le università toscane, ovvero Firenze, Pisa e Siena, l’Università per stranieri, l’IMT Alti Studi di Lucca, la Scuola normale superiore e la Scuola superiore Sant’Anna.

A Bruxelles già sono presenti moltissime altre reti, enti, centri di ricerca, università singole e consorziate: un migliaio sono quelle registrate. La neonata associazione dovrà interagire con le istituzioni dell’Unione europea, per intercettare le migliori opportunità e finanziamenti ma anche iniziative di particolare interesse. Incoraggerà la collaborazione fra ricercatori ed altri partner europeo. Promuoverà sinergie, internazionalizzazione, cooperazione scientifica e progettazione europea e lavorerà per favorire l’interazione degli atenei con il mondo industriale toscano più avanzato e innovativo in modo da partecipare insieme alle opportunità offerte dai bandi europei.

I fondi comunitari a disposizione delle Regioni nei prossimi anni rischiano di arretrare. Quelli per la ricerca passeranno invece, dopo il 2020, dagli attuali 80 miliardi ai 100 del prossimo settennato, secondo la proposta della Commissione formalizzata lo scorso 2 maggio. La partita è dunque importante e il settore va presidiato. “L’associazione garantirà un monitoraggio attento dei bandi e rapporti costanti con i settori dell’Ue che si occupano di queste tematiche” spiega Rossi. “Questo rapporto più stretto con Bruxelles – aggiunge –  servirà anche a rafforzare una mentalità europea. L’Europa non è solo infatti un posto a cui ci si rivolge per avere i fondi, ma un modo di pensare”.

Tour4Eu sarà anche un punto di riferimento fondamentale per le politiche di mobilità e cooperazione transazionale a supporto dei programmi di ricerca delle università. Contribuirà infine a promuovere sinergie tra Regione, il mondo delle imprese e le Università, favorendo le strategia di ‘smart specialisation’ e il consolidamento dell’ecosistema regionale per l’innovazione e la cooperazione. “La ricerca toscana va piuttosto bene, oggi riusciamo già a ottenere circa l’8-10% dei finanziamenti che arrivano in Italia – commenta la vice presidente e assessore alla ricerca, Monica Barni – Si tratta di circa 30 milioni di euro l’anno. L’intenzione è quella di aumentare questa cifra. Di quanto? Difficile dare delle cifre. Il consorzio avrà un cda che dovrà fissare degli obiettivi raggiungibili, questa è la cosa più importante”.

La delegazione toscana stamani a Bruxelles ha approfittato dell’occasione anche per incontrare il vice presidente della Commissione Industria e Ricerca del Parlamento europeo, Patrizia Toia, il vice capo gabinetto del commissario alla ricerca Carlos Moedas, Giulia Del Brenna.

Nel corso di una tavola rotonda è stato inoltre presentato a Bruxelles “Toscana Open Research”, l’osservatorio e portale regionale per la ricerca e l’innovazione tenuto a battesimo a novembre e già diventato un esempio di buona pratica per il resto d’Italia. Di fatto è un piattaforma che mette a disposizione in formato aperto i dati sul sistema regionale della ricerca, utilizzabili a seconda delle necessità da parte di tutto il sistema economico e sociale: uno strumento utile per chi amministra e deve programmare, per chi è in cerca di idee, sinergie e collaborazioni.

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Presentazione Tour4EU

Nasce Tour4Eu per promuovere gli interessi del sistema della ricerca toscana e aumentare i fondi europei destinati al sistema universitario.

 

 

Presentazione Tour4EU
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Università toscane unite in Ue per il futuro della ricerca

Rettori a Bruxelles con vicepresidente Regione Barni

BRUXELLES – La Toscana e le sue sette università scendono in campo a Bruxelles per far sentire la loro voce sul futuro della ricerca europea e del programma Horizon Europe, che dal 2021 ne gestirà gran parte dei finanziamenti. Lunedì e martedì una delegazione guidata dalla vicepresidente della Regione con delega alla cultura, Monica Barni, ha presentato davanti a rappresentanti delle istituzioni comunitarie – come il direttore generale della DG Ricerca della Commissione Ue, Jean Eric Paquet, e alcuni europarlamentari – la posizione degli atenei toscani sul regolamento di Horizon Europe 2021-2027. Un documento tecnico contenente una serie di emendamenti al testo legislativo preparato da Tour4Eu, la neonata organizzazione delle università toscane che vuole fare da catalizzatore per i finanziamenti europei destinati alla ricerca, ma anche rafforzare la presenza degli atenei in Europa. Ne fanno parte le Università di Firenze, Pisa, Siena, Università per stranieri di Siena, Scuola Imt Alti Studi Lucca, Scuola Normale Superiore e Scuola Superiore Sant’Anna.

“Abbiamo presentato i risultati di una scelta politica forte della Regione Toscana, che ha voluto sempre di più creare una collaborazione fra gli atenei e i centri di ricerca toscani, con l’intento di porre al centro dello sviluppo sociale ed economico della nostra regione l’alta formazione e la ricerca”, spiega la vicepresidente Barni. “Ieri (lunedì, ndr), ad esempio, è stato un momento di discussione molto importante con il direttore generale Paquet – aggiunge – che ci ha presentato quelle che pensa saranno le novità del programma Horizon Europe e che potrebbero essere interessanti per le nostre università”.

Durante la missione a Bruxelles, i rettori delle università hanno “voluto dare importanza al fatto che anche nel prossimo programma Horizon le università e i centri di ricerca possano essere sempre al centro, con un giusto equilibrio fra la ricerca di base e quella applicativa. Senza dimenticare che senza ricerca di base anche l’innovazione ha poco senso”, spiegano congiuntamente.

© Copyright ANSA

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