20190925-ANSA - HORIZON

Ricerca Italia si mobilita per un bilancio Ue ambizioso

Da 2021, almeno 120mld per Horizon. Fra promotori Cnr ed Enea

BRUXELLES – Il mondo italiano della ricerca e dell’innovazione si mobilita per chiedere che il programma Horizon Europe sia dotato di un bilancio “ambizioso e all’altezza delle sfide europee”, “pari ad almeno 120 miliardi di euro”. Nel giorno in cui a Bruxelles prendono il via le Giornate europee della ricerca e dell’innovazione, una vasta rappresentanza del settore in seno al Giuri (Gruppo informale uffici di rappresentanza italiani per la r&i a Bruxelles) lancia un appello per sostenere la proposta del Parlamento Ue di aumentare il budget di Horizon Europe, il programma quadro europeo che dal 2021 sostituirà l’attuale Horizon 2020.

“Per l’Italia si tratta di un’occasione da non perdere” affermano i firmatari dell’appello, “il programma quadro europeo fa affluire ogni anno nel nostro paese quasi 700 milioni di euro: circa l’8% del totale della spesa pubblica italiana in R&S. I benefici vanno, tuttavia, molto al di là del solo ritorno economico”. La Commissione europea ha proposto per Horizon Europe una dotazione di 94,1 miliardi di euro. Fra i promotori dell’appello ci sono Apre (Agenzia per la promozione della ricerca europea), Cna (Confederazione nazionale dell’artigianato e delle pmi), Cnr, Enea, Enel, l’Istituto nazionale di fisica nucleare (Infn), Unioncamere, le università del Sacro cuore (Milano), di Bologna, Ferrara, Modena e Reggio-Emilia, Parma, nonché Tour4Eu, la rete degli atenei toscani, e le Regioni Toscana e Lombardia.

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TOUR4EU – GIURI : MAGGIORI RISORSE ALLA RICERCA EUROPEA

TOUR4EU ADERISCE ALL’APPELLO DEL GIURI PER DESTINARE MAGGIORI RISORSE ALLA RICERCA EUROPEA

La rappresentanza delle Università toscane a Bruxelles è stata tra i primi firmatari dell’appello lanciato dal GIURI (Gruppo Informale Uffici di Rappresentanza Italiani per la Ricerca e Innovazione), con l’obiettivo di dotare il prossimo bilancio pluriennale relativo alla ricerca e innovazione dell’UE di risorse adeguate e all’altezza degli obiettivi scientifici e tecnologici, delle sfide economico-sociali che il vecchio continente si troverà ad affrontare con lo scopo di rendere l’Europa e l’Italia soggetti leader nello scenario mondiale.

Per l’Italia, si tratta di un’occasione da non perdere” affermano i firmatari dell’appello, “Il Programma Quadro europeo fa affluire ogni anno nel nostro paese quasi 700 milioni di euro: circa l’8% del totale della spesa pubblica italiana in R&S. I benefici vanno, tuttavia, molto al di là del solo ritorno economico.” Per tali ragioni l’appello ha visto il coinvolgimento di importanti esponenti italiani del settore accademico, imprenditoriale, della ricerca, degli enti locali e della finanza che si sono mobilitati a favore di questa iniziativa, pubblicata a pochi giorni dall’iniziativa organizzata dalla Commissione Europea, dal titolo European Research & Innovation Days.

La crescita e lo sviluppo futuro passerà attraverso politiche di sostegno a favore della ricerca e degli investimenti, volano per una maggiore competitività delle imprese del vecchio continente, nell’appello si chiede alle istituzioni europee di porre l’azione in materia di ricerca e innovazione al centro della futura agenda politica dell’UE. In questo senso, appare cruciale sostenere una dotazione finanziaria per Horizon Europe pari ad almeno 120 miliardi di euro, in linea con la posizione già espressa dal Parlamento europeo.

Gli investimenti in Ricerca e Innovazione (R&I) sono un fattore fondamentale per la crescita economica, la produttività e la creazione di posti di lavoro. Impegnare risorse pubbliche in R&I significa rafforzare le basi scientifiche e tecnologiche del nostro Paese e dell’Europa e promuoverne la competitività a livello globale.

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Smart city, fondi dall’UE per le città del futuro

Già in pista Parma e altre 6 città. Nuova roadmap a disposizione per le città

BRUXELLES – Rientrare dal lavoro usando un veicolo elettrico senza conducente e trovare a casa la cena consegnata a domicilio, i panni stirati e un bel mazzo di fiori freschi: a Parma e in altre quattro città europee questo scenario potrebbe diventare presto realtà grazie a un progetto pilota finanziato dal programma Ue Horizon 2020. Da tempo la città emiliana sta investendo molto nel modello di ‘smart city’, le ‘città intelligenti’ del futuro che puntano a creare una rete fra cittadini, imprese e amministrazioni pubbliche per fornire migliori servizi e un futuro più sostenibile grazie alle nuove tecnologie. Secondo gli addetti ai lavori, nell’attuale programmazione europea 2014-2020 le opportunità proveniente dalle diverse linee di finanziamento e strumenti finanziari messi a disposizione dall’UE per progetti legati direttamente o indirettamente ad un processo trasversale quale quello della Smart city arrivano a 456,6 miliardi di euro. In Italia sono già attive in questo ambito diverse città: oltre a Parma hanno diversi progetti in corso Milano, Firenze, Bolzano, Trento, Venezia e Lecce.

Per promuovere e facilitare l’accesso a questo processo di trasformazione arriva ora una nuova guida gratuita rivolta alle amministrazioni locali e alle parti interessate: la ‘Smart City Guidance Package’. Il volume, che presto sarà disponibile anche sul web, è strutturato come una roadmap suddivisa in sette passaggi che hanno come punto di riferimento i 17 obiettivi di sviluppo sostenibile 2030 dell’Onu. La metodologia di lavoro riportata nella guida è stata testata con successo in cinque città europee, fra cui Parma, ma alla sua realizzazione hanno contribuito anche Firenze, La Spezia, Milano, Pisa e Genova. Il volume è stato realizzato dalla ‘European Innovation partnership on smart cities and communities, un’iniziativa della Commissione Ue guidata dall’italiana Simona Costa, che a Bruxelles è anche responsabile di Tour4EU, l’associazione dei sette atenei toscani promossa dalla Regione Toscana e da Judith Borsboom van Beurden dell’Università Norvegese NTNU.

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Barni, ‘Tour4Eu’ per attrarre finanziamenti Ue a ricerca in Toscana

Università e Regione insieme per strategia comune

FIRENZE – Sinergie tra il mondo della ricerca e le strategie regionali: questi i temi al centro dell’intervento della vicepresidente della Regione Toscana Monica Barni, all’evento ‘La comunità italiana e innovazione incontra l’Europa’ organizzato ieri a Roma dall’Apre. Presenti, spiega una nota, anche il viceministro del Miur Lorenzo Fioramanti, Patrizia Toia della commissione industria del Parlamento europeo, e il direttore generale della direzione ricerca della Commissione europea Jean-Eric Pacquet.

“La Regione Toscana ha creato un’associazione di diritto belga che si chiama Tour4Eu (Tuscan organisation of universities and research for Europe) che raggruppa tutte le Università toscane e la Regione – ha spiegato Barni – al fine di assicurare una comune strategia della ricerca regionale e di attirare sul territorio più finanziamenti europei a gestione diretta”. Barni, che è anche presidente di Tour4Eu, ha sottolineato che “il prossimo Horizon Europe prevede 100 miliardi di euro destinati a progetti innovativi destinati a Università, Imprese, Enti di ricerca. Come Regione Toscana è importante posizionarsi insieme per intercettare parte di queste risorse“. Per questo, ha detto ancora, Tour4Eu “sta anche predisponendo una ‘posizione toscana unica e condivisa’ sul futuro di Horizon che invieremo al Governo e alla Commissione europea per evidenziare le nostre priorità legate all’innovazione e dettate dalla nostra Smart specialisation regionale”. “Tour4Eu – ha concluso Barni – è la seconda tappa di un percorso volto a intensificare le interazioni tra Regione Toscana e territorio, dopo il lancio dell’Osservatorio regionale sulla ricerca che sarà presentato a Bruxelles il prossimo 27 novembre”.

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TOUR4EU Position Paper

Monica Barni, President of TOUR4EU and the Deputy Rectors of the 7 Universities from Tuscany all united for Research.

Tuscany and the seven universities take to the field in Brussels to make their voices heard about the future of European research and the Horizon Europe program, which will manage a large part of its funding from 2021. Monday and Tuesday a delegation led by the Vice President of the Region with responsibility for culture, Monica Barni, presented before representatives of the EU institutions – such as the Director General of the EU Commission’s Research DG, Jean Eric Paquet, and some MEPs – the position of the universities of Tuscany on the regulation of Horizon Europe 2021-2027. A technical document containing a series of comments to the legislative text prepared by Tour4Eu, the new organisation of Tuscan universities that aims to act as a catalyst for European funding for research, but also to strengthen the presence of universities in Europe. It includes the Universities of Florence, Pisa, Siena, University for foreigners of Siena, Scuola IMT High Studies Lucca, Scuola Normale Superiore and Scuola Superiore Sant’Anna.

“We presented the results of a strong political choice of the Tuscany Region, which has always wanted to create a collaboration between the universities and the research centers of Tuscany, with the aim of placing the center of the social and economic development of our region in high training and research,” explains Vice-President Barni. “Yesterday (Monday, ed), for example, was a very important moment of discussion with the general manager Paquet – he adds – who presented us what he thinks will be the novelties of the Horizon Europe program and that could be interesting for our universities.”

During the mission to Brussels, the Deputy Rectors of the universities “wanted” to give importance to the fact that also in the next Horizon program the universities and research centers can always be at the center, with the right balance between basic and applicative research. That without basic research innovation also makes little sense,” they explain together.

Download the document : Download Position Paper (PDF)

 

Presentato il programma delle università toscane

A Bruxelles abbiamo tenuto una serie di incontri tra cui il Direttore Generale della Ricerca Jean-Eric Paquet , per presentare il position paper delle università toscane”. Così la vicepresidente della Regione Toscana, Mosnica Barni, a margine della presentazione al Parlamento Ue del position paper sul futuro di Horizon europe, preparato da TOUR4EU.

Fonte: Agenzia Vista / Alexander Jakhnagiev

Lanciata a Bruxelles Tour4Ue per promuovere la Ricerca toscana in UE

Lanciata a Bruxelles Tour4Ue per promuovere la Rricerca toscana in UE”. Così la vicepresidente della Regione Toscana, Mosnica Barni, a margine della presentazione al Parlamento Ue del position paper sul futuro di Horizon europe, preparato da TOUR4EU.

Fonte: Agenzia Vista / Alexander Jakhnagiev

Ricerca, la Regione Toscana e le sue sette università presentano al Parlamento Europeo Tour4Eu

Una delegazione dalla Toscana composta dalla vice-Presidente e Assessore per la Ricerca e l’Università, Monica Barni, e dai Pro-rettori alla Ricerca delle sette università toscane (Università di Firenze, Università di Pisa, Università di Siena, Università per gli Stranieri di Siena, Scuola Normale Superiore di Pisa, Scuola Superiore Sant’Anna di Pisa, Scuola IMT di Lucca) presenta al Parlamento Europeo un position paper sul futuro di Horizon Europe, preparato da TOUR4EU (Tuscan organisation of universities and research), un’associazione non profit che raggruppa la Regione Toscana e le sue sette università con l’obiettivo di aumentare le sinergie sul territorio legate al mondo della ricerca.

Fonte: Agenzia Vista / Alexander Jakhnagiev

Importante la Ricerca di base

Bruxelles, 5 Marzo 2019 – Una delegazione dalla Toscana composta dalla vice-Presidente e Assessore per la Ricerca e l’Università, Monica Barni, e dai Pro-rettori alla Ricerca delle sette università toscane (Università di Firenze, Università di Pisa, Università di Siena, Università per gli Stranieri di Siena, Scuola Normale Superiore di Pisa, Scuola Superiore Sant’Anna di Pisa, Scuola IMT di Lucca) presenta al Parlamento Europeo un position paper sul futuro di Horizon Europe, preparato da TOUR4EU (Tuscan organisation of universities and research), un’associazione non profit che raggruppa la Regione Toscana e le sue sette università con l’obiettivo di aumentare le sinergie sul territorio legate al mondo della ricerca.

Fonte: Agenzia Vista / Alexander Jakhnagiev

Presentato il programma delle università toscane
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Lanciata a Bruxelles Tour4Ue per promuovere la Ricerca toscana in UE
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Ricerca, la Regione Toscana e le sue sette università presentano al Parlamento Europeo Tour4Eu
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Importante la Ricerca di base
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(Video : Agenzia Vista) Bruxelles, 05 marzo 2019

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Università toscane unite in Ue per il futuro della ricerca

Rettori a Bruxelles con vicepresidente Regione Barni

BRUXELLES – La Toscana e le sue sette università scendono in campo a Bruxelles per far sentire la loro voce sul futuro della ricerca europea e del programma Horizon Europe, che dal 2021 ne gestirà gran parte dei finanziamenti. Lunedì e martedì una delegazione guidata dalla vicepresidente della Regione con delega alla cultura, Monica Barni, ha presentato davanti a rappresentanti delle istituzioni comunitarie – come il direttore generale della DG Ricerca della Commissione Ue, Jean Eric Paquet, e alcuni europarlamentari – la posizione degli atenei toscani sul regolamento di Horizon Europe 2021-2027. Un documento tecnico contenente una serie di emendamenti al testo legislativo preparato da Tour4Eu, la neonata organizzazione delle università toscane che vuole fare da catalizzatore per i finanziamenti europei destinati alla ricerca, ma anche rafforzare la presenza degli atenei in Europa. Ne fanno parte le Università di Firenze, Pisa, Siena, Università per stranieri di Siena, Scuola Imt Alti Studi Lucca, Scuola Normale Superiore e Scuola Superiore Sant’Anna.

“Abbiamo presentato i risultati di una scelta politica forte della Regione Toscana, che ha voluto sempre di più creare una collaborazione fra gli atenei e i centri di ricerca toscani, con l’intento di porre al centro dello sviluppo sociale ed economico della nostra regione l’alta formazione e la ricerca”, spiega la vicepresidente Barni. “Ieri (lunedì, ndr), ad esempio, è stato un momento di discussione molto importante con il direttore generale Paquet – aggiunge – che ci ha presentato quelle che pensa saranno le novità del programma Horizon Europe e che potrebbero essere interessanti per le nostre università”.

Durante la missione a Bruxelles, i rettori delle università hanno “voluto dare importanza al fatto che anche nel prossimo programma Horizon le università e i centri di ricerca possano essere sempre al centro, con un giusto equilibrio fra la ricerca di base e quella applicativa. Senza dimenticare che senza ricerca di base anche l’innovazione ha poco senso”, spiegano congiuntamente.

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