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#100Unifi | ECOLOGIA MICROBICA: MARK VAN LOOSDRECHT A UNIFI CHAIRS
🔎 Si occupa di sistemi microbici complessi e i suoi studi si concentrano sui nuovi processi correlati al trattamento delle acque reflue e al recupero delle risorse. Docente di di biotecnologia ambientale presso la Delft University of Technology, 𝗠𝗮𝗿𝗸 𝘃𝗮𝗻 𝗟𝗼𝗼𝘀𝗱𝗿𝗲𝗰𝗵𝘁 sarà il settimo ospite di #UnifiChairs, ciclo di appuntamenti con premi Nobel, studiosi d’eccellenza, personalità di chiara fama organizzato in occasione del #centenarioUnifi, grazie al contributo di Fondazione CR Firenze.
🗓 Martedì 6 maggio alle 17 nell’Aula Magna del rettorato (piazza San Marco, 4 – Firenze) il docente terrà un incontro pubblico, aperto a tutti, sul tema “Resource recovery from wastewater”. Ingresso libero fino a esaurimento posti.
Mercoledì 7 maggio alle 14 presso la sede di Santa Marta si terrà un seminario dedicato agli studenti Unifi intitolato “Scaling up the Aerobic Granular Sludge Technology”.
👉 Leggi la news: https://u.garr.it/zvCfd
🔎 Si occupa di sistemi microbici complessi e i suoi studi si concentrano sui nuovi processi correlati al trattamento delle acque reflue e al recupero delle risorse. Docente di di biotecnologia ambientale presso la Delft University of Technology, 𝗠𝗮𝗿𝗸 𝘃𝗮𝗻 𝗟𝗼𝗼𝘀𝗱𝗿𝗲𝗰𝗵𝘁 sarà il settimo ospite di #UnifiChairs, ciclo di appuntamenti con premi Nobel, studiosi d’eccellenza, personalità di chiara fama organizzato in occasione del #centenarioUnifi, grazie al contributo di Fondazione CR Firenze.
🗓 Martedì 6 maggio alle 17 nell’Aula Magna del rettorato (piazza San Marco, 4 – Firenze) il docente terrà un incontro pubblico, aperto a tutti, sul tema “Resource recovery from wastewater”. Ingresso libero fino a esaurimento posti.
Mercoledì 7 maggio alle 14 presso la sede di Santa Marta si terrà un seminario dedicato agli studenti Unifi intitolato “Scaling up the Aerobic Granular Sludge Technology”.
👉 Leggi la news: https://u.garr.it/zvCfd

Proprio oggi, nella Giornata Mondiale per la Salute e la Sicurezza sul lavoro, e a pochi giorni dal 1° maggio, ci tengo ad annunciare che come Regione abbiamo stanziato 1.5 milioni di euro per finanziare percorsi di formazione aggiuntiva rivolta a lavoratrici e lavoratori, ulteriore formazione dunque rispetto a quella obbligatoria già prevista per legge.
Il bando, di prossima uscita, è che stato curato proprio dall’Assessorato alla formazione professionale e al lavoro che guido ed è una precisa scelta politica: serve un impegno ancora maggiore per mettere fine ad una strage che sembra essere infinita. Incidenti, infortuni, morti, malattie professionali. Basta.
Si tratta di un misura di cui sono molto orgogliosa, un impegno concreto per un lavoro sicuro, una buona occupazione.
Sono da sempre convinta che la cultura della salute e della sicurezza sui luoghi di lavoro debba iniziare ad essere promossa fin dai banchi di scuola, per questo reputo prezioso ad esempio, il Protocollo siglato con l’ANMIL, l’Associazione Nazionale fra Lavoratori Mutilati e Invalidi del Lavoro, che ringrazio per il costante impegno sul tema.
Incidenti sul lavoro, non di rado perfino mortali, e malattie professionali non possono essere accettabili in un Paese che voglia dirsi civile, in una Repubblica che è fondata – dovrebbe essere fondata – sul lavoro. Il lavoro deve essere dignità, vita, non può trasformarsi in infortuni, malattie, morte.
Certo, sappiamo che non tutto si risolve con la formazione e non è neppure giusto scaricare tutto su questa: resta il nodo fondamentale dei controlli e dell’applicazione delle norme e, per questo, chiediamo che il Governo prosegua l’azione di potenziamento dell’Ispettorato Nazionale del Lavoro avviato dall’ex Ministro Orlando.
La prevenzione e la formazione però hanno un ruolo decisivo, perché aiutano a promuovere prima di tutto un cambiamento culturale necessario per combattere quella strage quotidiana inaccettabile, a cui oggi si è terribilmente aggiunta la morte di un camionista in una cava di Carrara.
Il lavoro è un diritto.
La sicurezza è un diritto.
Info al link nel primo commento 👇
Il bando, di prossima uscita, è che stato curato proprio dall’Assessorato alla formazione professionale e al lavoro che guido ed è una precisa scelta politica: serve un impegno ancora maggiore per mettere fine ad una strage che sembra essere infinita. Incidenti, infortuni, morti, malattie professionali. Basta.
Si tratta di un misura di cui sono molto orgogliosa, un impegno concreto per un lavoro sicuro, una buona occupazione.
Sono da sempre convinta che la cultura della salute e della sicurezza sui luoghi di lavoro debba iniziare ad essere promossa fin dai banchi di scuola, per questo reputo prezioso ad esempio, il Protocollo siglato con l’ANMIL, l’Associazione Nazionale fra Lavoratori Mutilati e Invalidi del Lavoro, che ringrazio per il costante impegno sul tema.
Incidenti sul lavoro, non di rado perfino mortali, e malattie professionali non possono essere accettabili in un Paese che voglia dirsi civile, in una Repubblica che è fondata – dovrebbe essere fondata – sul lavoro. Il lavoro deve essere dignità, vita, non può trasformarsi in infortuni, malattie, morte.
Certo, sappiamo che non tutto si risolve con la formazione e non è neppure giusto scaricare tutto su questa: resta il nodo fondamentale dei controlli e dell’applicazione delle norme e, per questo, chiediamo che il Governo prosegua l’azione di potenziamento dell’Ispettorato Nazionale del Lavoro avviato dall’ex Ministro Orlando.
La prevenzione e la formazione però hanno un ruolo decisivo, perché aiutano a promuovere prima di tutto un cambiamento culturale necessario per combattere quella strage quotidiana inaccettabile, a cui oggi si è terribilmente aggiunta la morte di un camionista in una cava di Carrara.
Il lavoro è un diritto.
La sicurezza è un diritto.
Info al link nel primo commento 👇

🔭 Gli squilibri del microbiota intestinale sono la causa di alcuni disturbi del neurosviluppo.
Lo studio, pubblicato sulla rivista Cell Reports, è frutto di una collaborazione tra la Scuola Superiore Sant’Anna con il Centro interdisciplinare Health Science, la Scuola Normale Superiore con il Laboratorio di Biologia, l’Università di Pisa, il CNR Consiglio Nazionale delle Ricerche e il Max Planck Institute di Berlino.
#NormaleNews 👉 https://normalenews.sns.it/gli-squilibri-del-microbiota-intestinale-sono-la-causa-di-alcuni-disturbi-del-neurosviluppo
Cell Press
Lo studio, pubblicato sulla rivista Cell Reports, è frutto di una collaborazione tra la Scuola Superiore Sant’Anna con il Centro interdisciplinare Health Science, la Scuola Normale Superiore con il Laboratorio di Biologia, l’Università di Pisa, il CNR Consiglio Nazionale delle Ricerche e il Max Planck Institute di Berlino.
#NormaleNews 👉 https://normalenews.sns.it/gli-squilibri-del-microbiota-intestinale-sono-la-causa-di-alcuni-disturbi-del-neurosviluppo
Cell Press

Bilanci e immatricolazioni: come stanno davvero le cose
Da giorni l’Università per Stranieri di Siena e il suo rettore Tomaso Montanari sono bersaglio di una campagna mediatica, di chiara ispirazione politica, tanto violenta nei toni, quanto sgangherata e risibile nei contenuti. L’Ateneo ha già dato mandato ai suoi legali di verificare la possibilità di azioni in sede penale e civile.
Quanto al merito, i bilanci e i dati delle immatricolazioni sono di dominio pubblico, e chiunque può verificare la falsità delle notizie diffuse.
Sul primo punto vale la pena di sottolineare che la Stranieri di Siena ha la capacità (inconsueta rispetto all’ambito umanistico al quale interamente appartiene) di reperire risorse aggiuntive rispetto all’insufficiente finanziamento statale. Rispetto ai 16 milioni circa che provengono da finanziamento pubblico, l’ateneo ha quasi nove milioni di proventi propri, dei quali solo 2 milioni e trecentomila euro provengono dalle tasse studentesche.
Quanto allo stato delle immatricolazioni, negli anni prima del Covid la Stranieri aveva conosciuto un’impennata di immatricolazioni che aveva portato a una numerosità difficile da gestire, anche sul piano economico oltre che degli spazi e del personale docente (ricordiamo che, come università a ordinamento speciale, non è agganciata al costo standard per studente). Il Covid, le crisi internazionali (particolarmente impattanti su una università in cui studiano italiani che vogliono conoscere lingue e culture di tutto il mondo, e stranieri che vogliono formarsi alla conoscenza della lingua e della cultura italiana), la concorrenza delle telematiche for profit (sostenute dalle stesse parti politiche cui fanno capo i giornalisti che oggi attaccano l’ateneo), il costante definanziamento del diritto allo studio, le crescenti difficoltà abitative di una città sempre più turistica si sono incaricati di riportare le immatricolazioni a livelli gestibili. E ovviamente il calo riguarda tutto il sistema universitario, a causa della glaciazione demografica incipiente e della mancanza di politiche che accompagnino i nuovi italiani alla formazione universitaria.
In questo ultimo anno accademico, la Stranieri ha visto comunque una ripresa delle immatricolazioni (516 vs le 574 2021-22), in risposta ai primi corsi messi in campo in seguito ad una ristrutturazione dell’offerta didattica, tuttora in corso.
Ricordiamo questi dati, ovvi e facilmente reperibili da parte di chiunque non abbia intenzione di compiere aggressioni politiche, perché crediamo nel dovere di rendere conto, sempre e comunque, del lavoro svolto per conto della Repubblica italiana. Un lavoro di cui siamo particolarmente orgogliose, e orgogliosi.
Da giorni l’Università per Stranieri di Siena e il suo rettore Tomaso Montanari sono bersaglio di una campagna mediatica, di chiara ispirazione politica, tanto violenta nei toni, quanto sgangherata e risibile nei contenuti. L’Ateneo ha già dato mandato ai suoi legali di verificare la possibilità di azioni in sede penale e civile.
Quanto al merito, i bilanci e i dati delle immatricolazioni sono di dominio pubblico, e chiunque può verificare la falsità delle notizie diffuse.
Sul primo punto vale la pena di sottolineare che la Stranieri di Siena ha la capacità (inconsueta rispetto all’ambito umanistico al quale interamente appartiene) di reperire risorse aggiuntive rispetto all’insufficiente finanziamento statale. Rispetto ai 16 milioni circa che provengono da finanziamento pubblico, l’ateneo ha quasi nove milioni di proventi propri, dei quali solo 2 milioni e trecentomila euro provengono dalle tasse studentesche.
Quanto allo stato delle immatricolazioni, negli anni prima del Covid la Stranieri aveva conosciuto un’impennata di immatricolazioni che aveva portato a una numerosità difficile da gestire, anche sul piano economico oltre che degli spazi e del personale docente (ricordiamo che, come università a ordinamento speciale, non è agganciata al costo standard per studente). Il Covid, le crisi internazionali (particolarmente impattanti su una università in cui studiano italiani che vogliono conoscere lingue e culture di tutto il mondo, e stranieri che vogliono formarsi alla conoscenza della lingua e della cultura italiana), la concorrenza delle telematiche for profit (sostenute dalle stesse parti politiche cui fanno capo i giornalisti che oggi attaccano l’ateneo), il costante definanziamento del diritto allo studio, le crescenti difficoltà abitative di una città sempre più turistica si sono incaricati di riportare le immatricolazioni a livelli gestibili. E ovviamente il calo riguarda tutto il sistema universitario, a causa della glaciazione demografica incipiente e della mancanza di politiche che accompagnino i nuovi italiani alla formazione universitaria.
In questo ultimo anno accademico, la Stranieri ha visto comunque una ripresa delle immatricolazioni (516 vs le 574 2021-22), in risposta ai primi corsi messi in campo in seguito ad una ristrutturazione dell’offerta didattica, tuttora in corso.
Ricordiamo questi dati, ovvi e facilmente reperibili da parte di chiunque non abbia intenzione di compiere aggressioni politiche, perché crediamo nel dovere di rendere conto, sempre e comunque, del lavoro svolto per conto della Repubblica italiana. Un lavoro di cui siamo particolarmente orgogliose, e orgogliosi.

🎓 Dieci volti, un solo simbolo: il Cherubino dell’Università di Pisa
Oggi nell’Aula Magna della Sapienza, abbiamo conferito il massimo riconoscimento accademico del nostro Ateneo a dieci docenti che si sono distinti per meriti scientifici e per il loro contributo alla vita dell’Università.
I nuovi “Cherubini” sono:
🔹 Rolando Tarchi – Dipartimento di Giurisprudenza
🔹 Maria Concetta Morrone – Dipartimento di Medicina e nuove tecnologie
🔹 Riccardo Cambini – Dipartimento di Economia e Management Pisa
🔹 Umberto Desideri – Dipartimento di Ingegneria energia, sistemi, territorio e costruzioni
🔹 Stefano Taddei – Dipartimento di Medicina clinica e sperimentale
🔹 Andrea Caiti – Dipartimento di Ingegneria dell’Informazione – Università di Pisa
🔹 Alberto Casadei – Dipartimento di Filologia, Letteratura e Linguistica – UniPi
🔹 Stefano Berrettini – Dipartimento di Patologia chirurgica, medica e molecolare
🔹 Maria Vittoria Salvetti – Dipartimento di Ingegneria Civile e Industriale – Università di Pisa
🔹 Alessandro Tredicucci – Dipartimento di Fisica “E. Fermi” Università di Pisa
L’Ordine del Cherubino celebra da anni il valore, l’impegno e l’eccellenza della nostra comunità accademica.
La cerimonia si è conclusa con l’esibizione del Coro dell’Università di Pisa.
📸 Nella foto: i premiati insieme al Rettore Riccardo Zucchi e al Prorettore Vicario Giuseppe Iannaccone.
👇 Leggi la news completa nel primo commento.
Oggi nell’Aula Magna della Sapienza, abbiamo conferito il massimo riconoscimento accademico del nostro Ateneo a dieci docenti che si sono distinti per meriti scientifici e per il loro contributo alla vita dell’Università.
I nuovi “Cherubini” sono:
🔹 Rolando Tarchi – Dipartimento di Giurisprudenza
🔹 Maria Concetta Morrone – Dipartimento di Medicina e nuove tecnologie
🔹 Riccardo Cambini – Dipartimento di Economia e Management Pisa
🔹 Umberto Desideri – Dipartimento di Ingegneria energia, sistemi, territorio e costruzioni
🔹 Stefano Taddei – Dipartimento di Medicina clinica e sperimentale
🔹 Andrea Caiti – Dipartimento di Ingegneria dell’Informazione – Università di Pisa
🔹 Alberto Casadei – Dipartimento di Filologia, Letteratura e Linguistica – UniPi
🔹 Stefano Berrettini – Dipartimento di Patologia chirurgica, medica e molecolare
🔹 Maria Vittoria Salvetti – Dipartimento di Ingegneria Civile e Industriale – Università di Pisa
🔹 Alessandro Tredicucci – Dipartimento di Fisica “E. Fermi” Università di Pisa
L’Ordine del Cherubino celebra da anni il valore, l’impegno e l’eccellenza della nostra comunità accademica.
La cerimonia si è conclusa con l’esibizione del Coro dell’Università di Pisa.
📸 Nella foto: i premiati insieme al Rettore Riccardo Zucchi e al Prorettore Vicario Giuseppe Iannaccone.
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