FIRENZE – L’obiettivo è promuovere gli interessi del sistema della ricerca toscana in Europa e aumentare i fondi europei in arrivo al sistema universitario. Con questo fine nasce Tour4Eu, associazione senza fini di lucro di diritto belga, costituita e presentata oggi a Bruxelles dal presidente della Toscana Enrico Rossi e dalla vice Monica Barni e che ha trovato casa presso la sede a Round de Schumann. Assieme alla Regione ne fanno parte tutte e sette le università toscane, ovvero Firenze, Pisa e Siena, l’Università per stranieri, l’IMT Alti Studi di Lucca, la Scuola normale superiore e la Scuola superiore Sant’Anna.
A Bruxelles già sono presenti moltissime altre reti, enti, centri di ricerca, università singole e consorziate: un migliaio sono quelle registrate. La neonata associazione dovrà interagire con le istituzioni dell’Unione europea, per intercettare le migliori opportunità e finanziamenti ma anche iniziative di particolare interesse. Incoraggerà la collaborazione fra ricercatori ed altri partner europeo. Promuoverà sinergie, internazionalizzazione, cooperazione scientifica e progettazione europea e lavorerà per favorire l’interazione degli atenei con il mondo industriale toscano più avanzato e innovativo in modo da partecipare insieme alle opportunità offerte dai bandi europei.
I fondi comunitari a disposizione delle Regioni nei prossimi anni rischiano di arretrare. Quelli per la ricerca passeranno invece, dopo il 2020, dagli attuali 80 miliardi ai 100 del prossimo settennato, secondo la proposta della Commissione formalizzata lo scorso 2 maggio. La partita è dunque importante e il settore va presidiato. “L’associazione garantirà un monitoraggio attento dei bandi e rapporti costanti con i settori dell’Ue che si occupano di queste tematiche” spiega Rossi. “Questo rapporto più stretto con Bruxelles – aggiunge – servirà anche a rafforzare una mentalità europea. L’Europa non è solo infatti un posto a cui ci si rivolge per avere i fondi, ma un modo di pensare”.
Tour4Eu sarà anche un punto di riferimento fondamentale per le politiche di mobilità e cooperazione transazionale a supporto dei programmi di ricerca delle università. Contribuirà infine a promuovere sinergie tra Regione, il mondo delle imprese e le Università, favorendo le strategia di ‘smart specialisation’ e il consolidamento dell’ecosistema regionale per l’innovazione e la cooperazione. “La ricerca toscana va piuttosto bene, oggi riusciamo già a ottenere circa l’8-10% dei finanziamenti che arrivano in Italia – commenta la vice presidente e assessore alla ricerca, Monica Barni – Si tratta di circa 30 milioni di euro l’anno. L’intenzione è quella di aumentare questa cifra. Di quanto? Difficile dare delle cifre. Il consorzio avrà un cda che dovrà fissare degli obiettivi raggiungibili, questa è la cosa più importante”.
La delegazione toscana stamani a Bruxelles ha approfittato dell’occasione anche per incontrare il vice presidente della Commissione Industria e Ricerca del Parlamento europeo, Patrizia Toia, il vice capo gabinetto del commissario alla ricerca Carlos Moedas, Giulia Del Brenna.
Nel corso di una tavola rotonda è stato inoltre presentato a Bruxelles “Toscana Open Research”, l’osservatorio e portale regionale per la ricerca e l’innovazione tenuto a battesimo a novembre e già diventato un esempio di buona pratica per il resto d’Italia. Di fatto è un piattaforma che mette a disposizione in formato aperto i dati sul sistema regionale della ricerca, utilizzabili a seconda delle necessità da parte di tutto il sistema economico e sociale: uno strumento utile per chi amministra e deve programmare, per chi è in cerca di idee, sinergie e collaborazioni.
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