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Ricerca: Nardini, strategia toscana per più investimenti Ue Adottati programmi Horizon da 14,7 mld
Ricerca: Nardini, strategia toscana per più investimenti Ue Adottati programmi Horizon da 14,7 mld
BRUXELLES, 17 GIU – “L’adozione dei programmi di lavoro di Horizon Europe apre un nuovo capitolo e ci auguriamo di poter raggiungere risultati ancora più significativi in questa nuova programmazione, assicurando una strategia comune della ricerca regionale che permetta di attirare sul territorio un maggior numero di finanziamenti europei”. Così l’assessora della regione Toscana all’Università e ricerca, Alessandra Nardini, ha sottolineato l’importanza per l’ecosistema toscano dei nuovi programmi di lavoro 2021-22 di Horizon Europe. Questi delineano infatti gli obiettivi e le aree tematiche specifiche a cui verranno destinati un totale di 14,7 miliardi di euro di finanziamenti per la ricerca.
Anche la professoressa Monica Barni, presidente dell’organizzazione toscana delle università e della ricerca TOUR4EU, ha espresso il proprio entusiasmo: “È motivo di grande soddisfazione notare che molti dei suggerimenti e commenti proposti dalla nostra associazione sono stati accolti ed integrati nei programmi di lavoro”.
Ue premia tre Atenei toscani
Nuovo vademecum sui fondi europei per enti regionali e nazionali
Ricerca Italia si mobilita per un bilancio Ue ambizioso
Barni, ‘Tour4Eu’ per attrarre finanziamenti Ue a ricerca in Toscana
Università e Regione insieme per strategia comune
FIRENZE – Sinergie tra il mondo della ricerca e le strategie regionali: questi i temi al centro dell’intervento della vicepresidente della Regione Toscana Monica Barni, all’evento ‘La comunità italiana e innovazione incontra l’Europa’ organizzato ieri a Roma dall’Apre. Presenti, spiega una nota, anche il viceministro del Miur Lorenzo Fioramanti, Patrizia Toia della commissione industria del Parlamento europeo, e il direttore generale della direzione ricerca della Commissione europea Jean-Eric Pacquet.
“La Regione Toscana ha creato un’associazione di diritto belga che si chiama Tour4Eu (Tuscan organisation of universities and research for Europe) che raggruppa tutte le Università toscane e la Regione – ha spiegato Barni – al fine di assicurare una comune strategia della ricerca regionale e di attirare sul territorio più finanziamenti europei a gestione diretta”. Barni, che è anche presidente di Tour4Eu, ha sottolineato che “il prossimo Horizon Europe prevede 100 miliardi di euro destinati a progetti innovativi destinati a Università, Imprese, Enti di ricerca. Come Regione Toscana è importante posizionarsi insieme per intercettare parte di queste risorse“. Per questo, ha detto ancora, Tour4Eu “sta anche predisponendo una ‘posizione toscana unica e condivisa’ sul futuro di Horizon che invieremo al Governo e alla Commissione europea per evidenziare le nostre priorità legate all’innovazione e dettate dalla nostra Smart specialisation regionale”. “Tour4Eu – ha concluso Barni – è la seconda tappa di un percorso volto a intensificare le interazioni tra Regione Toscana e territorio, dopo il lancio dell’Osservatorio regionale sulla ricerca che sarà presentato a Bruxelles il prossimo 27 novembre”.
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Università toscane unite in Ue per il futuro della ricerca
Rettori a Bruxelles con vicepresidente Regione Barni
BRUXELLES – La Toscana e le sue sette università scendono in campo a Bruxelles per far sentire la loro voce sul futuro della ricerca europea e del programma Horizon Europe, che dal 2021 ne gestirà gran parte dei finanziamenti. Lunedì e martedì una delegazione guidata dalla vicepresidente della Regione con delega alla cultura, Monica Barni, ha presentato davanti a rappresentanti delle istituzioni comunitarie – come il direttore generale della DG Ricerca della Commissione Ue, Jean Eric Paquet, e alcuni europarlamentari – la posizione degli atenei toscani sul regolamento di Horizon Europe 2021-2027. Un documento tecnico contenente una serie di emendamenti al testo legislativo preparato da Tour4Eu, la neonata organizzazione delle università toscane che vuole fare da catalizzatore per i finanziamenti europei destinati alla ricerca, ma anche rafforzare la presenza degli atenei in Europa. Ne fanno parte le Università di Firenze, Pisa, Siena, Università per stranieri di Siena, Scuola Imt Alti Studi Lucca, Scuola Normale Superiore e Scuola Superiore Sant’Anna.
“Abbiamo presentato i risultati di una scelta politica forte della Regione Toscana, che ha voluto sempre di più creare una collaborazione fra gli atenei e i centri di ricerca toscani, con l’intento di porre al centro dello sviluppo sociale ed economico della nostra regione l’alta formazione e la ricerca”, spiega la vicepresidente Barni. “Ieri (lunedì, ndr), ad esempio, è stato un momento di discussione molto importante con il direttore generale Paquet – aggiunge – che ci ha presentato quelle che pensa saranno le novità del programma Horizon Europe e che potrebbero essere interessanti per le nostre università”.
Durante la missione a Bruxelles, i rettori delle università hanno “voluto dare importanza al fatto che anche nel prossimo programma Horizon le università e i centri di ricerca possano essere sempre al centro, con un giusto equilibrio fra la ricerca di base e quella applicativa. Senza dimenticare che senza ricerca di base anche l’innovazione ha poco senso”, spiegano congiuntamente.
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